Si parte, era da tempo che volevamo salirci
Il Grafico dell'altitudine in funzione del tempo
prima tappa il lago Calamone
Il divino sembra proteggere il lago
Dopo una breve sosta, giusto il tempo di fare due foto al lago si riparte dopo un breve tratto in un bosco di faggi secolari si arriva all'aperto in un immenso ghiaione ed un bellissimo panorama
Il sentiero attraversa il ghiaione
Si sale sale, quanta fatica si arriva ad un oratorio - bivacco
Uno sguardo alla meta, il percorso non sembra essere dei più facili
In fatti il sentiero subito sale ma niente di non fattibile
Si arriva su uno splendido sperone di roccia
Da quì il panorama è notevole
Si arriva ad un pianoro dove una indicazione, sentiero per alpinisti esperti, consiglia di riporre la macchina fotografica nello zaino per avere le mani libere per sfruttare gli appigli, il sentiero si fa in effetti strapiombante ed è consigliato di non perdere l'equilibrio, nessuna distrazione è permessa
Dopo questo tratto si arriva sull'anticima siamo a 1700 m ne mancano 70 alla meta
|
Sullo sfondo la cima |
Dopo poco si arriva sulla cima del monte Ventasso a 1774 m.s.l.
Si firma il libro di vetta
Non è un'illusione ottica la croce è piegata dal vento e dalle intenperie
Da notare le preghiere stile indiano appese alla vetta come in himalaya
Pranzo sulla cima poi si continua con la discesa non prima di avere dato uno sguardo al panorama mozzafiato
|
Nismozza |
|
Collagna |
Si inizia la discesa uno sguardo alla vetta
La discesa avviene per un percorso definito facile e così avviene tra un enorme prato con molti fiori di san Pellegrino
Poco prima del lago nel prato moltissime mazze di tamburo
Un quarto d'ora di cammino e si conclude l'anello del monte Ventasso e si ritorna al lago Calamone
Lo spettacolare faggio chiude questo bellissimo periplo
Fine